L’OPERA DEI PUPI A SIRACUSA

I PROTAGONISTA DELLA FAMIGLIA

Diverse generazioni di pupari si sono susseguite lungo quasi un secolo di Opra dei pupi siracusana. In ciascun caso il motore primo dell’attività teatrale nel suo insieme è stata la sinergia della famiglia.

La famiglia Puzzo fu la prima famiglia aretusea ad avviare l’arte pupara sul territorio nel 1877. Nella loro bottega e dietro le quinte, collaborava il giovane Saro Vaccaro, che fece tesoro dell’amore per i Pupi e il teatro. Grazie a lui, dunque, il testimone dell’arte pupara passò dopo la guerra ai fratelli Vaccaro, Saro e Alfredo, che insieme riaprirono il sipario sulla tradizione dei Pupi con la collaborazione delle loro rispettive famiglie. Trascorsero anni di silenziosa operosità dedicata alla costruzione e alla manutenzione dei Pupi prima di mettere in scena il primo spettacolo. Era il 1978. Fu un successo crescente e da allora la grande famiglia Vaccaro portò avanti l’attività fino al 1995.

Il 13 febbraio 1995 è una data triste per i Vaccaro. Alla sua morte nonno Alfredo lascia l’eredità pupara nelle mani degli eredi, figli e nipoti. È ora di rimboccarsi le maniche per preservare il Teatro dei Pupi. Così viene fondata la prima associazione “Opera dei Pupi Alfredo Vaccaro”. Purtroppo, la storia delle famiglie pupare è anche storia di scissioni, di aspirazioni e di progetti divergenti. Il primo grande cambiamento avverrà alla fine degli anni Novanta quando la famiglia Mauceri con Francesca Vaccaro, il marito Umberto e i figli, i fratelli Mauceri abbracciano la totale gestione dell’attività fondando l’associazione, “La compagnia dei Pupari Vaccaro-Mauceri” il 3 dicembre 1999. Fu importante per i due fratelli iniziare un loro percorso personale traendo dall’ esperienza dei loro predecessori e rendendola a loro contemporanea a beneficio del loro pubblico. Migliaia sono gli spettatori che negli anni, tutti i giorni, hanno assistito ai loro spettacoli in via della Giudecca a Siracusa e numerosi i premi e i riconoscimenti nazionali e internazionali alla loro arte. Tra questi ricordiamo: il Premio Internazionale “Nuove Mani” (Amalfi 2000), il Premio Nazionale “Burattinai del 2000 in concorso” (Mantova 2001), il Premio Nazionale “Maranci” (Siracusa 2003), il Premio Nazionale Etica e Impresa (Ravello 2009), il Premio artigiani dell’anno (Siracusa 2010), Festival mondial des théâtres de marionnettes FMTM (chateau de Malbrouck 2010), Festa della Repubblica Italiana presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi (2019).

Tuttavia, poiché i corsi e ricorsi storici hanno scandito anche la vita delle famiglie pupare di ogni tempo, anche per i fratelli Mauceri è giunto nel 2020 il momento di intraprendere strade diverse. Dopo 25 anni di teatro, impegno, sacrificio e soddisfazioni, i fratelli decidono di proseguire e sviluppare percorsi artistici personali.

Daniel Mauceri, spinto dalla sua tenacia e dall’amore verso il suo lavoro, nel rispetto della tradizione famigliare fonda la nuova associazioneOpera dei Pupi Vaccaro Mauceri” insieme ai genitori, confidando nell’esperienza e nel ruolo insostituibile di questi ultimi. Lo scopo è sempre quello di continuare a promuovere la passione per il teatro, divulgare la tradizione artistica, la costruzione dei pupi e valorizzare l’antica tecnica della carta pesta, tramandataci da Alfredo e Rosario Vaccaro.

IL LABORATORIO DALLA TRADIZIONE NUOVE ALCHIMIE ARTISTICHE

Il laboratorio artigianale in via della Giudecca 17, Ortigia, è sede della nuova associazione. All’interno si compie un vero e proprio percorso attraverso il tempo, che affascinerà quanti parteciperanno ai workshop sulla costruzione dei Pupi o alle visite guidate o alla proposta di spettacoli teatrali.

Inoltre, oggi non sono solo i Pupi ad abitare lo spazio creativo del laboratorio. La tradizione aretusea della cartapesta portata avanti da Daniel e dai suoi genitori trova anche nuove possibilità di applicazione con la realizzazione di statue sacre anche a grandezza naturale e la manifattura di monili e gioielli, che diventano storia da indossare. Il laboratorio artigianale di Daniel Mauceri è una tappa irrinunciabile per visionare il mondo dell’artigianato d’eccellenza siciliano.

Tutto si trasforma e tutto si conserva.  Di certo, a non cambiare mai sarà la dedizione all’arte e il significato della famiglia.

L’OPERA DEI PUPI STORIE DI DAME E CAVALIERI

L’ Opera dei Pupi, il teatro della tradizione siciliana, risale alla prima metà del XIX secolo e da allora non ha mai smesso di affascinare il pubblico siciliano e non. Il Teatro dei Pupi mette in scena storie della letteratura cavalleresca medievale e rinascimentale che traggono spunto dal ciclo carolingio. Il primo a raccogliere tutte le leggende, le imprese e gli amori dei cavalieri di Carlo Magno e i suoi nemici fu il maestro palermitano Giusto Lodico alla fine dell’Ottocento. Così facendo, Lodico compì un’operazione culturale di portata storica. La sua raccolta divenne “’U Libru” per molti siciliani, soprattutto meno abbienti e non alfabetizzati, che attratti dal Teatro dei Pupi impararono anche a leggere e scrivere. Da allora la tradizione dell’Opera dei Pupi subì una battuta d’arresto durante le guerre mondiali e di certo risentì dell’avvento della tecnologia e della varietà delle proposte di svago degli ultimi decenni. Fortunatamente però, nonostante gli anni bui dei conflitti e della crisi, l’Opera dei Pupi non ha mai esaurito del tutto la sua funzione. L’ha custodita e trasformata vestendola del pregio della tradizione. Molteplici sono ancora le famiglie pupare in attività, ma per tecniche di costruzione, misure dei Pupi, testi teatrali e recitazione si distinguono almeno tre filoni principali: la scuola palermitana, quella catanese e quella siracusana.